Maternità in donne adulte superstiti trattate per linfoma di Hodgkin durante l'infanzia e l'adolescenza
Poco si sa sulla genitorialità nelle donne che sono state trattate per linfoma di Hodgkin durante l'infanzia e l'adolescenza.
Uno studio ha valutato la frequenza della maternità in donne superstiti al linfoma di Hodgkin di età inferiore a 18 anni al momento della diagnosi, e l’ha confrontata con quella in una popolazione femminile di controllo.
In questo studio prospettico longitudinale la coorte consisteva di 590 pazienti di sesso femminile di età inferiore ai 18 anni al momento della diagnosi che hanno partecipato a uno di cinque studi di trattamento del linfoma di Hodgkin tra il 1978 e il 1995.
Le donne seguite per 5 anni o più, in remissione completa continua e senza una seconda neoplasia o recidiva di linfoma di Hodgkin prima della maternità sono state incluse nella analisi di genitorialità.
La maternità è stata definita come parto di un bambino vivo.
La frequenza di genitorialità è stata confrontata con quella della popolazione femminile tedesca di età compresa tra 16 e 49 anni, utilizzando i dati dello studio di popolazione 2012 Mikrozensus.
467 su 590 pazienti nella coorte hanno avuto un follow-up a lungo termine ( mediana 20.4 anni ) e sono state in continua remissione completa.
228 ( 49% ) su 467 pazienti hanno avuto 406 figli ( mediana 1.78 bambini per ogni madre ).
L’incidenza cumulativa di genitorialità è stata pari al 67% a 27.7 anni di follow-up ( più lungo numero di anni in cui una paziente è stata seguita prima di avere il suo primo figlio ) e 69% a 39.8 anni di età ( più avanzata età di una paziente prima di avere il suo primo figlio ).
L'incidenza della getinorialità non differiva tra la coorte e la popolazione tedesca femminile di qualsiasi fascia di età fino a 49 anni, ad eccezione delle 66 donne di età compresa tra 40 e 44 anni al momento dell’ultima raccolta di informazioni, che hanno avuto una frequenza significativamente più bassa di genitorialità rispetto alla popolazione generale ( 40 [ 61% ] su 66 vs 2.208.000 [ 78% ] su 2.847.000; P=0.001 ).
La Procarbazina a dosi cumulative fino a 11.400 mg/m2, la Ciclofosfamide a dosi cumulative fino a 6.000 mg/m2, punteggi di dose dell’agente alchilante di 1-5, la terapia di gruppo in base allo stadio di malattia al momento della diagnosi, la radiazione addominale e sopradiaframmatica, e l’età al trattamento non hanno avuto effetti significativi, o solo lievi, sulla genitorialità.
La maternità è risultata significativamente ridotta nelle pazienti sopravvissute trattate con radiazioni pelviche rispetto a quelle che hanno ricevuto radiazioni addominali e sopradiaframmatiche ( hazard ratio, HR=0.76, P=0.01 ).
I risultati di questo studio hanno documentato una prognosi complessivamente favorevole alla genitorialità in donne sopravvissute al linfoma di Hodgkin. ( Xagena2015 )
Brämswig JH et al, Lancet 2015;16:667-675
Onco2015 Emo2015 Gyne2015
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